La questione del cognome - e altre consuetudini postali

Nel mio indirizzo, includo soltanto il mio nome e l’iniziale del mio cognome. E’ cosi’ sul Postcrossing “ufficiale”, e cosi’ lo copio e incollo quando lo do’ a qualcuno privatamente.
Mi capita spessissimo che gli italiani mi chiedano com’e’ possibile che non ci sia il cognome e se la cartolina arrivera’ mai senza (e ho visto alcuni meravigliarsi anche nei confronti di altri, non solo con me :slight_smile:

Ebbene… In molti paesi (non vivo in Italia), semplicemente non c’e’ il nome e cognome scritto fuori casa, o sulla cassetta delle lettere, o da nessuna parte. Fa fede il numero dell’appartamento (e ovviamente il semplice numero civico se si tratta di una casa singola). Sulla mia cassetta della posta c’e’ solo il numero, la stessa cosa vale per il resto del condominio e praticamente ovunque qui a Singapore, o in Inghilterra dove vivevo prima. Potete anche non scrivere il nome, ma se il resto dell’indirizzo e’ corretto, arrivera’ comunque fino a me. Ma se non c’e’ il numero dell’appartamento, potrebbe essere un problema.

Trovo queste differenti usanze molto interessanti, e ovviamente capisco perche’ in un primo momento la cosa possa sembrare strana a chi non e’ abituato - in Italia non ero abituata a usare il numero dell’appartamento, e c’e’ sempre fuori il cognome!

Come funziona in altri luoghi che magari conoscete? Per esempio in Francia o Germania, serve assolutissimamente il cognome o no? In Spagna mi pare di aver visto i nomi scritti fuori ma puo’ essere anche che dipenda dalla zona o dal condominio.

Ci sono altri modi di intendere gli indirizzi che vi hanno inizialmente confusi, o che trovate interessanti?

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a volte mi è capitato di non trovare i cognomi in alcuni indirizzi che ho sorteggiato;
qualche volta mi è capitato che nell’indirizzo non ci fosse nemmeno il nome e allora io di mia iniziativa ci mettevo quello di battesimo con cui la persona si presentava sul profilo, e la cartolina arrivava comunque.
sull’indirizzo di un mio corrispondente di hongkong ad esempio manca il cap, ma la posta gli arriva regolarmente.
penso anch’io che se eventualmente non metti il cognome, ma specifichi il numero del tuo interno, non ci dovrebbero essere problemi, ma ti posso raccontare alcuni episodi che mi sono capitati come destinatario in cui l’assenza di uno dei due ha messo in crisi il postino per cui, a quanto pare, cognome ed interno, devono essere due requisiti fondamentali e inscindibili.
questa è stata una costante di molti postini che si sono succeduti nei 30 anni che abito qui, in un palazzo che per fortuna non contiene una lettera nel numero civico ed ha una scala unica e siamo solo 16 appartamenti, con 16 cassette della posta più una per l’amministrazione.
qualche anno fa una utenza, di punto in bianco, per qualche oscuro motivo, ha aggiunto 40 unità al mio interno, con indirizzo stampato; il postino non trovando un numero così alto lasciava la busta sopra le cassette.
poi ho chiamato l’utenza e fatto correggere il mio interno e le bollette sono tornate nella mia cassetta.
altre volte è capitato che non ci fosse affatto l’interno sulla busta e anche in questo caso veniva lasciata sopra le cassette.
in questi due casi, quanti secondi avrebbe rubato al postino la ricerca del cognome sulle varie cassette?
un caso inverso capitava con la posta per mia madre, che non ha mai ritenuto necessario il suo cognome sul citofono e sulla cassetta delle lettere: anche in questo caso, pur essendoci il numero dell’interno, la busta veniva lasciata sopra le cassette.
sarebbe stato così faticoso per il postino fare la ricerca per interno?
alla fine abbiamo messo una etichetta col cognome di mia madre almeno sulla cassetta della posta, ma anche adesso se non c’è il numero dell’interno sulla sua posta, viene lasciata sopra le cassette.
capisco bene che una lettera lasciata sopra non è nulla di grave, di comparabile con della posta smarrita, ma può dare una idea di come certa gente ragioni per compartimenti stagni e non si applichi quel poco in più.
evidentemente negli altri paesi i postini hanno più spirito di iniziativa.

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Argomento interessante :smile:, in effetto ho notato anch’io questa mancanza ma non mi sono mai chiesto perchè.

Nel mio caso servirebbe, dato che il mio vicino di pianerottolo ha il mio stesso identico nome e cognome… ma i postini normalmente sanno che la posta internazionale è mia :joy:

Mi è capitato però recentemente, spedendo una busta in Canada con il solo nome del destinatario (ma con appartamento, via… presenti), che l’impiegato postale mi dicesse che il cognome andava obbligatoriamente messo.
Io lo conoscevo e l’ho aggiunto al momento, ma cosa sarebbe successo se non fosse stato così o se, appunto, per altri paesi ciò che conta è il numero di appartamento?
Qualcuno ha esperienze simili?

Le mie cartoline/buste finora sono sempre arrivate, e ho visto più di una volta indirizzi di postcrosser che pongono solo il nome.

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Si’, in Italia probabilmente si’, qui ti assicuro che il mio nome e cognome non stanno scritti fuori (ne’ quelli di nessun altro). Se arrivasse una lettera a nome, che so, John Lennon ma con il numero del mio appartamento, arriverebbe a me. Spesso sia qui che quando ero in UK arriva posta generica tipo pubblicita’ senza nome ma con il numero e quindi va nella mia cassettina.

In UK li lasciavano fuori sopra le cassette se non c’era il numero dell’appartamento, o se chi se lo trovava in cassetta non era il destinatario - spesso ricevevo posta di inquilini precedenti ma in quel caso dopo un po’ ho capito che non era errore di numero ma che erano semplicemente persone che avevano vissuto li’ prima.
Qui un paio di volte ho ricevuto cose per lo stesso numero di appartamento ma una diversa “scala” (tipo io sono, diciamo, scala A appartamento 15, e quello e’ scala B app. 15 - numero a caso ovviamente) e sono andata a portarlo nella cassettina giusta.

Nonono… non c’e’ proprio nessun cognome da cercare, e se non sanno dove metterlo anche loro lo mettono sopra le cassette (qui non mi pare di averlo mai visto, ma in passato si’).

Magari a HK non c’e’ il CAP? O forse ha un indirizzo particolare? Non so, magari in altri posti funziona diversamente.
[edit: ho una cartolina expiredissima in viaggio per Hong Kong, ho guardato l’indirizzo e in effetti non vedo alcun numero assimilabile a un CAP, avranno un altro sistema li’ :thinking:)

Ma nooo ahah che forte, due vicini omonimi!

Ma quindi all’ufficio postale in Italia? Probabilmente non sapeva che in altri posti arriva lo stesso…
Poi eh non sto dicendo che sia la normalita’ o che secondo me bisogna fare cosi’, ma visto che non fa alcuna differenza, io come altri ne faccio a meno.

Complimenti per lo spunto di conversazione, Elisa! :clap:
Io sono contento che in Italia sia (più o meno) obbligatorio scrivere nome e cognome nell’indirizzo. Abito al civico 26 e in fondo alla strada ci sono due condomini con civici 26 A/B/C/D/E/F. Sono ormai anni, o decenni, che riceviamo posta per alcuni condomini sbadati che dimenticano la lettera del loro civico. Ogni tanto lo faccio notare al postino di turno e adesso sembra che la situazione sia leggermente migliore di qualche anno fa. Se non ci fossero i nomi sulle buste, i postini butterebbero molta più posta da me… :see_no_evil:

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Interessante! Quindi per assurdo…è più importante il numero di appartamento che il cognome. Se ti mando una cartolina senza il numero ma col tuo nome completo non ti arriva :slight_smile:

Non è male, si potrebbe fare anche qua (e in più si tutela la sacra privacy) se non fosse che noi ci complichiamo la vita coi numeri barrati (12, 12/A, interno 4, scala 14, corridoio 7). Basterebbe usare anche noi i numeri degli appartamenti come in Russia…via Sa L’oste 47, appartamento 5.

Personalmente trovo molto strani quelli giapponesi che non hanno le vie. O quelli irlandesi senza CAP

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In sostanza e’ cosi’! Chissa’ cosa fanno in quel caso :thinking: Forse lasciano la posta sopra alle cassette (ma chissa’ se lo farebbero con una cartolina!?). In alcuni posti c’e’ una specie di portineria quindi forse possono farsi aiutare li’ in qualche modo, ma dove non c’e’ non lo so!

Penso che non ci siano solo in Italia certe complicazioni… anche qui potrebbe esserci “Block 126B”, e nel mio condominio ci sono due civici, di cui uno ha poi B1 e B2 (credo…). Infatti cosi’ mi sono ritrovata un paio di volte posta per lo stesso numero di appartamento ma all’altro civico dentro al condominio…

Negli indrizzi spagnoli spesso vedo indicato proprio anche il piano e addirittura a volte c’e’ destra o sinistra…Immagino questi palazzi un po’ anni ‘60 con lunghi corridoi… O forse perche’ tanti anni fa una mia amica stava in un posto cosi’ e aveva “izq.” nell’indirizzo…

Io questa cosa non l’ho mai ben capita… Avevo letto tanti anni fa che in Giappone non si usano i nomi delle vie, ma quando mi capita un indirizzo giapponese so solo che ci sono tante parole a me ignote quindi in qualche modo si orienteranno… Quando sono stata in Giappone evidentemente usando mappe “occidentalizzate” qualche indicazione c’era, quindi non ho ancora capito esattamente come si arrangiano loro.

La mia prima cartolina per l’Irlanda e’ in viaggio ora e ho ricontrollato l’indirizzo, in questo caso il CAP c’e’ e ora ricordo di aver pensato che era simile a uno britannico, con lettere e numeri. Forse dipendera’ dalla zona… Come in Italia a volte c’e’ solo “Loc. [Nome]” e non una via vera e propria in certe zone di campagna (almeno dalle mie parti…).

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Proprio stamattina ho letto sulla pagina Facebook di Poste Italiane la lamentela di una signora che aveva spedito un pacco a un cliente sul cui campanello non compariva il nome, e quindi neanche lei l’ha scritto nell’indirizzo. Il pacco non è stato consegnato (nonostante la mittente avesse fornito il numero di telefono del destinatario) e la mittente si è pure presa parole da altri utenti.
Quindi non credo che un sistema come quello di Singapore possa funzionare mai in Italia… :smiley:

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Forse perché un pacco deve essere indirizzato a qualcuno per essere consegnato? In teoria forse anche tutta la posta, ma se il pacco contiene una cosa acquistata, magari è importante l’identità di chi lo riceve fisicamente. Interessante comunque!
Spesso quando si comincia a fare caso a queste cose, si notano tante curiosità! :blush:

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Ciao! Sì. Cambia anche se vivi in città o in campagna. Ad esempio poi trovare addirittura il nome della casa se si trova in una zona isolata, poi dell’antica area o territorio, poi del paese infine della contea. Oppure il nome della via “road” e del paese. Essendo così preciso, anche se non metti il cognome la posta arriva lo stesso. Testato di persona. Tuttavia non ricordo bene se nel 2013 o giù di lì è stato creato un cap che però è diverso dal nostro. Non indica il paese o la città o una zona della città ma l’esatto indirizzo di una persona. C’è anche un motore di ricerca apposito così che ogni persona possa conoscere il proprio. Puoi metterlo oppure no, ma molte case non hanno il cognome fuori, quindi se uno lo conosce è meglio metterlo, soprattutto in città. Come da noi i vecchi postini vanno in pensione e i nuovi non conoscono tutte le facce. :roll_eyes:

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Si’, era lo stesso in UK, il CAP indica sostanzialmente l’edificio o, diciamo, l’isolato… tipo se prendi un taxi e il tipo ha il GPS (che ormai e’ consuetudine), gli dici direttamente il CAP. La posta in teoria potrebbe arrivare (quasi) solo con quello…

Si’ ha senso che in campagna possa essere il nome della casa isolata, probabilmente succede in molti posti ma non sono pratica di campagne :slight_smile:

chissà se c’è qualche postcrosser in questo paesello senza targhe e numeri civici? :scream:

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L’indirizzo più strano che mi è capitato è stato per un invio in Russia : conteneva solo un numero di cassetta postale, un cap e lo stato, titpo
P.O. Box 333
100000
Russia

Senza un nome, senza un indirizzo e neanche la città.
Visto che il destinatario aveva già ricevuto altre cartoline ho spedito sulla fiducia, e effettivamente la cartolina è arrivata regolarmente. Informandomi in seguito ho scoperto che in Russia un “cap” identifica in modo univoco un singolo ufficio postale, e a quel punto il numero della cassetta è sufficiente per fare arrivare la posta al destinatario giusto.

Mi fa sorridere invece che alcuni nell’'indirizzo hanno anche indicato rayon, oblast e circondario federale (per la felicità delle 5 righe striminzite di spazio sulla cartolina :sweat_smile: )

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Ciao! Che bello argomento! In Spagna funziona con i numeri, il numero della casa opure il numero del edificio, piano e lettera del appartamento in qui abiti…alcuni mettono il cognome nella casetta postale insieme a questi dati ma non serve più a informarti se vai in visita. Se non c’è nome e cognome nella lettera non c’è problema…arriverà ma se mancano i numeri non arriverà…quando invio qualcosa alla mia famiglia non metto i nomi…scrivo nonni, mamma e papà…e poi l’indirizzo! È bello vedere come è diverso negli altri paesi!:smile:

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Ecco, adesso anche a me sovviene una domanda…

Secondo voi, quando si scrive il nome completo su un indirizzo, va prima il cognome o prima il nome? In Italia intendo (e ovviamente mi fa piacere conoscere le consuetudini di altri paesi, ma la domanda mi e’ venuta pensando all’uso italiano).
Io a scuola avevo imparato che sostanzialmente, a meno che non sia un elenco alfabetico o roba formale, va sempre prima il nome - mai firmarsi col cognome davanti al nome. Per una lettera o cartolina a me pare logico anteporre il nome, ma ho visto altri mettere prima il cognome e ho pensato che magari sbaglio io. Non penso si tratti di un vero “errore” perche’ chiaramente la posta arriva in entrambi i modi, ma chissa’ qual e’ la giusta convenzione? (amesso che si possa parlare di giusto o sbagliato, magari non fa differenza…)

Anch’io ho imparato che ci si firma nome-cognome e non l’inverso e mi sembra che anche le norme UPU diano la stessa indicazione (ma non trovo più la sezione del sito con le schede su come scrivere gli indirizzi Paese per Paese). Comunque direi che la posta arriva comunque… :smiley:

ecco le regole per l’Italia:

mai vista prima una burocrazia simile :smiley:

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Mamma mia, dettagliatissimo!
Mi spaventa il fatto che non si devono separare i nomi delle vie, se lunghi, su più di una riga! A me capita abbastanza spesso, ho una calligrafia piuttosto grande. Invece dovrei andarmi a cercare una fantomatica abbreviazione ufficiale? :thinking:

Sul nome dice “nome e cognome” ma non dice se l’inverso, in teoria, sia un (piccolo) errore.

In entrambi i casi, ordine dei nomi o vie spezzate, arrivano comunque :sweat_smile::blush:

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Metà delle volte che spedisco in Russia divido i nomi delle vie su due righe, scrivendo il numero in quella di sotto. Confido nell’intelligenza dei postini e in genere arrivano comunque :sweat_smile:

Proprio oggi ho letto in un post di una persona che diceva che se nel suo indirizzo non c’è il nome, una ragione c’è, chiedendo a tutti per favore di non inserire nomi. Sono rimasta abbastanza impressionata da questo fatto.
Comunque di solito io gli indirizzi gli copio come vengono dati (a parte i russi che devo scrivere su più righe perché anch’io ho la calligrafia grande :grimacing:)